Generalmente quando si parla di canone Rai si storce un po’ il muso, in quanto si tratta di una tassa che non abbiamo la possibilità di non pagare in quanto resa obbligatoria da parte dello Stato. Questa tassa è imposta a tutti coloro che sono in possesso di uno strumento, nello specifico un televisore, grazie al quale risulta possibile ricevere il segnale e godere quindi delle trasmissioni che vengono offerte con cadenza giornaliera.
Come nella maggior parte dei casi, anche questa tassa non può essere evitata, a meno che non si verifichino delle situazioni per cui è prevista l’esenzione. Ci sono però buone notizie nell’aria, in quanto lo Stato ha deciso di lenire l’imposta in questione abbassando il prezzo ufficiale del canone Rai. Ecco la cifra che dovremo corrispondere da oggi in avanti.
Che cos’è il canone Rai e perché siamo costretti a pagare questa tassa?
Il canone Rai è una tassa statale che deve essere pagata da tutti coloro che sono in possesso di un televisore. Questo perché lo stesso è in grado di ricevere trasmissioni che vengono promosse e diffuse dai canali Rai, ovvero quelli della televisione di Stato. Esistono infatti dei mezzi che permettono di capire chi è in possesso di un televisore ma non paga questa tassa. In questo caso non solo si dovrà spiegare il motivo per cui non si è portato a termine quest’obbligo, ma si dovrà porre rimedio alla situazione pagando una multa piuttosto consistente.
Bisogna ricordare che il pagamento del canone Rai deve avvenire a prescindere, anche nel caso in cui decidessimo di non guardare le trasmissioni della televisione di Stato. Si conteggiano in questo sistema anche le emittenti private, motivo per cui in questo caso non viene concesso l’esonero. Si può evitare il pagamento di questa tassa solamente laddove ci si ritrovasse in una situazione economica non del tutto favorevole oppure nel caso in cui si fosse superato il limite dei 75 anni di età.
Quanto costerà il canone Rai nel 2024?
Il canone Rai è una tassa che non accontenta tutti, anzi spesso è stata fulcro di malcontento e dissapori. Lo Stato ha quindi deciso di mantenere il pagamento di questa tassa perché è proprio dai soldi dei cittadini che vengono detratte quelle spese che permettono di realizzare le trasmissioni statali e pagare tutti coloro che vi partecipano. Ha però deciso di apportare alcune novità al sistema. Tra quelle principali citiamo:
- La riduzione del prezzo del canone Rai
- La possibilità di scegliere come pagare questa tassa
- L’opportunità di richiedere l’esenzione dove possibile
L’unica novità è appunto quella che riguarda la riduzione del prezzo in quanto fino all’anno scorso il canone Rai aveva un costo annuale di circa 90 euro mentre da quest’anno in poi la cifra è stata abbattuta a 70. Come al solito l’importo sarà ripartito nella bolletta dell’elettricità e verrà suddiviso sulla base dei pagamenti da effettuare che potranno essere mensili o bimestrali.
Sarà poi possibile scegliere se pagare il canone con cadenza annuale oppure effettuare il pagamento ogni sei mesi, ma anche in questo caso sarà il cittadino a muoversi per trovare una soluzione a queste sue esigenze. Rimane invece invariato il concetto legato all’esenzione che vale per le persone che non possono permettersi questa spesa e lo possono dimostrare, per chi ha più di 75 anni e infine per tutti coloro che riescono a dimostrare di non avere strumenti in grado di replicare le trasmissioni televisive e radiofoniche. Questo concetto, che una volta valeva solamente per i televisori, ora è stato esteso anche ai possessori di pc, tablet e smartphone.